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Acqua
Fuoco

Il fuoco è uno degli elementi più necessari per i vari livelli di sopravvivenza. Di fatto fornisce contemporaneamente illuminazione, calore e possibilità di cucinare e bollire acqua per potabilizzarla. All’interno di un bivacco spesso e volentieri è possibile trovare una struttura dove poter accendere il fuoco e se si è fortunati anche la legna e le esche per farlo. Migliore è l’insieme delle condizioni elencate e più serena sarà la permanenza. Inoltre è di estrema importanza mantenere sempre attivo il codice della montagna. Se utilizzate legna presente sul posto significa che qualcuno l’ha tagliata per voi prima di andare via. Magari quella legna vi è servita solo per cuocere delle salsiccie ma poteva essere destinata a qualcuno ad un passo dall’assideramento. Ripristinate sempre le scorte di legna, prende pochissimo tempo e lascia un certo senso di gratificazione farlo.

L’acqua è di gran lunga l’elemento più importante nel corso di un’escursione duratura o nel costituirsi di un campo base. Senza di essa in nessun luogo si dura a lungo. Mediamente in un’escursione montana espelliamo in vari modi quasi 3 litri che devono essere ripristinati in qualche modo. All’interno del nostro zaino più di tanta acqua non possiamo portare (peso+ingombro) quindi una volta raggiunto il rifugio la ricerca della stessa ha la priorità. Spesso e volentieri rifugi e bivacchi presentano strutture di raccolta in cisterna dell’acqua piovana che possiamo usare (sempre con parsimonia; non siamo solo noi a doverne usufruire) per l’igiene personale, per cucinare o per dissetarci previa ebollizione ovviamente. Se si è fortunati è possibile imbattersi addirittura in rifugi con fonte d’acqua corrente potabile (come il rifugio Vualt in Val Alba) o di trovare un ruscello o un torrente vicino per potersi approvigionare senza problemi. Ricordarsi di bollire l’acqua raccolta in natura è importantissimo..anche la fonte più pura e cristallina potrebbe provenire da una zona più alta non visibile in cui magari è presente il cadavere di qualche animale selvatico. Diffidate sempre delle acque stagnanti. E ricordatevi sempre di ripristinare, se possibile, l’acqua utilizzata magari sciogliendo la neve o raccogliendola e potabilizzandola in vari modi. Non dimenticate che con acqua e fuoco disponibili possiamo salvarci la vita. Vale la pena faticare un minimo per questo.

Per pernottamento non si intende unicamente la presenza di letti o luoghi dove dormire. Passare la notte in un luogo significa essere in grado non solo di riposare ma anche di resistere alle intemperie. Per questo una serie di criteri devono essere soddisfatti al meglio delle loro possibilità. Per dormire decentemente oltre ad avere un riparo contro vento, pioggia neve e animali selvatici, è necessario avere una buona dose di calore (tramite abbigliamento, sacco a pelo e fuoco) ma soprattutto di isolamento termico. Se avete nozioni di sopravvivenza sapete come agire se vi ritrovate a dormire all’addiaccio. Ma questa deve essere sempre la scelta finale, l’ultima spiaggia. Un bivacco, un tetto sopra la testa e magari qualche coperta sono un incredibile aiuto per permettere il lieto fine della vostra avventura. E credetemi, ogni sforzo che verrà fatto per migliorare la condizione in cui dovrete dormire sarà valso il tempo e la fatica spesi per ottenerlo. Non auguro a nessuno di andare a riposare senza aver assicurato nel miglior dei modi un buon riscaldamento, riparo ed isolamento termico..sarete come degli zombi il giorno dopo..se avrete la fortuna di svegliarvi.

Questi sono i 4 Criteri fondamentali che il progetto Innersight utilizza per valutare ogni luogo adatto per stabilire un bivacco o un campo base. Teneteli sempre d’occhio e scegliete con cura il vostro equipaggiamento basandovi sulla meta da raggiungere e l’eventuale possibilità di incontrare un rifugio. Se conoscete adeguatamente voi stessi e le vostre abilità e debolezze sarete sempre in grado di valutare con calma l’itinerario da fare. Che sia questo necessario per procurare cibo o acqua o che sia esso una semplice escursione o scampagnata con gli amici.

Ricordate che la montagna e le foreste non sono adatte al turismo fine a se stesso. Vanno al contempo rispettate, temute e conosciute. Solamente così sarete in grado di percepirne l’estrema bellezza.

Per Ristoro si intende ogni genere di strumento utile e già presente sul posto atto a facilitare o permettere una permanenza più agevole. Parliamo non solo ovviamente di stoviglie pentole bicchieri et similia, ma anche di badili, asce ed accette, picconi e tutto ciò che possa servire sia per eventualmente perfezionare il campo base sia per, al momento di lasciare il bivacco/rifugio, ripristinare ciò che è stato consumato. Avere a disposizione un badile per esempio, utile per poter scavare una toilette d’emergenza fuori e decentemente lontano dal rifugio, potrebbe evitare tutta una serie di problemi ed incontri sgradevoli. Così come anche avere pentole per potabilizzare un buon quantitativo d’acqua e strumenti per fare legna ed eseguire manutenzione nel rifugio per chi verrà dopo di noi. All’interno del criterio “Ristoro” sono compresi anche tutti quei beni di prima necessità montana di grande importanza per corpo e spirito come caffè, pasta, zucchero e con un pò di fortuna anche qualche grappetta di distillazione vecchio stile per scaldare membra infreddolite e cuore ( eheh). Una buona condizione di ristoro può permettere un forte innalzamento di morale. E in sopravvivenza in montagna il morale è tutto.

Pernottamento
Ristoro

Come valutiamo i 4 criteri di un bivacco

 

Secondo il nostro punto di vista vi sono 4 criteri che, a seconda della loro efficienza, possono permettere ad un bivacco o a un rifugio di eccellere come punto d’appoggio. Questi criteri ottengono mano a mano sempre più importanza nell’istante in cui un escursione, un viaggio o uno stile di vita nomadico cominciano a prolungarsi  nel tempo.

 

 

I criteri in questione sono i seguenti:

 

-Fuoco


-Acqua


-Ristoro


-Pernottamento

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