Breve descrizione 2014:

Il ricovero Rio Nero potrebbe essere uno dei migliori rifugi mai valutati ,data la sua importanza strategica da crocevia per ben 4 sentieri, se non fosse per il forte freddo provato durante la notte, per lo più causato dallo spolert, troppo piccolo (sebbene funzionalissimo) per servire in un un ambiente così grande!
Anche perchè di legna non ne manca (grazie al disastro causato nel 2007 dalal tromba d’aria che ha letteralmente sradicato mezzo monte) senza contare l’elevato numero di posti letto che si aggira intorno alla 30ina, acqua stagionale corrente e tutto il necessario per cucinare + lo start up (the caffè sale etc). Il tutto grazie al L.I.R. che si prende cura del rifugio.
Un vero peccato quindi (nonostante resti un ottimo punto d’appoggio) per la stufetta e anche per il paesaggio ancora ammorbato dalla catastrofe del 2007-2008 che ha abbattuto centinaia di faggi ancora presenti sul luogo.

 

Video:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Necessità del rifugio (cosa possiamo portare per migliorarlo):

Nuova accetta o ascia, contenitori per acqua (taniche etc), qualche genere alimentare non deperibile o sigillato non guasterebbe..

 

Numeri utili e competenze:

-Corpo Forestale di Venzone Via Bamberga, 36 – 33010 – Venzone – UD
Tel: 042860024
-Comune di Venzone Piazza Municipio n:1  33010
Tel 0432 985266
Fax 0432 985404

 

Valutazione:

Fuoco:
ottima stufetta ma ambiente troppo vasto da scaldare..legna in abbondanza e strumenti per farla. Tenuta termica dell’ambiente limitata B
Acqua:
Acqua stagionale presente (da maggio a novembre ecluso) mancanza di recipienti per conservare l’acqua. A
Ristoro:
Start up e basi utensili presenti A
Pernottamento:
letti materassi cuscini coperte ed elevato numero di posti (almeno una trentina) A

 

Voto complessivo finale: A-
 

Un rifugio che non può mancare all’interno del vostro repertorio da escursionisti. Consigliato!!!

 

Consigli utili:

Il sentiero che porta da Tigo alla casera passa per una meravigliosa zona fluviale prima del ghiaione, senza contare tutto il sentiero. Non dimenticate la fotocamera!